martedì 15 luglio 2014

HARLEY-DAVIDSON SPORTSTER IRONHEAD by DP CUSTOM CYCLES

TOP FUEL II

Vorrei un dragster! Uno di quei razzi terra/terra che ha bisogno di lunghe staffe posteriori per non impennare di 180 gradi, che quando parti arriccia l’asfalto e se qualcuno ti stuzzica al semaforo l’unica cosa di cui dovrai preoccuparti sarà la lucina sullo strumento che ti avvisa il momento ottimale della cambiata. Ecco desidero un dragster! Ma i regolamenti della conduzione dei veicoli sulle pubbliche strade (in sintesi il codice della strada!) indicano ben definiti limiti a certe mie fantasie. Eppure sognare non costa nulla e se fosse possibile mi piacerebbe avere uno Sporty con un propulsore Ironhead proprio come quello costruito dai ragazzi di DP Custom Cycles. Un rigido con forcella springer nel classico stile USA. Nel nuovo mondo puoi coniugare un vecchio motore dentro un telaio rigido (magari nuovo), montargli due ruote a raggi e freni ad alte prestazioni e se te la senti di cavalcarlo…beh nessuno te lo impedirà. Ecco quindi una ricetta per un chop old style; sulla base di uno Sportster con propulsore Ironhead (che per la cronaca è stato smontato e rimontata cambiando solo le guarnizioni e qualche bullone perché perfetto in ogni sua parte); ad eccezione dello scarico privo di qualsivoglia strozzatura e del carburatore aperto, nulla è stato fatto sul propulsore, concentrando tutto il lavoro sul bodypaint e su alcuni accessori specifici. Oltre alla già citata forcella springer si è provveduto a reperire un vecchio pneumatico posteriore da 16 pollici della Firestone (davanti hanno montato una Avon da 19) intorno a cui è stato costruito letteralmente lo stile del retrotreno con il parafango a filo ed il telaio rigido. I cerchi sono a raggi ed i freni a disco. Per rispettare lo stile è stato montato un serbatoio dell’olio cilindrico ed una sella molleggiata Biltwell. Ciò che colpisce maggiormente (in fondo gli interventi sulla ciclistica sono stati relativamente minimi) è la verniciatura ispirata alle Ford Galaxy che correvano negli anni ’60 sulle piste Nascar. Di nero trovate solo pneumatici, sella, forcella e faro anteriore mentre il telaio e tutte le sovrastrutture sono state dipinte in un azzurro intenso con grafiche dedicate sul serbatoio (tra cui il nome della moto: ”top fuel II”). Alcuni particolari proprio per contrastare con il blu imperante sono stati dipinti in bianco (scarichi, cerchi, sterzo serbatoio dell’olio). Devo ammettere che quando l’ho vista mi ha fatto pensare immediatamente alle corse ed alle drag strip nonostante il motore sia praticamente stock e la ciclistica sia tutto fuorchè racing. Che dite, ci si può ispirare?







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