domenica 26 luglio 2015

HONDA

FMX 650 “MUXIMA” by TON UP GARAGE
C’è poco da discutere. La Honda XL 600 è un gran bel pezzo d’ingegneria giapponese. Semplice, affidabile, robusta, polivalente, longeva e con le modifiche del caso anche declinabile in varianti tra loro molto diverse.
Con gli aggiornamenti del caso il propulsore ha tagliato gli anni ’80 nella versione sportiva XR (veniva importata dall’America e dovevano cambiare i fari anteriori perché non sufficientemente potenti secondo le norme italiane) per abbordare i ’90 con una carena (Dominator) e i 2000 sottoforma di supermotard. Nonostante la FMX 650 avesse costi bassi sia d’acquisto che di manutenzione, agilità e affidabilità comprovate, la cronica mancanza di potenza mortificava le prestazioni e le vendite. Oggi si può trovare per poche migliaia di euro e con il giusto gusto e gli accessori adatti, può diventare un mezzo godereccio e performante. Lo dimostrano i ragazzi di Ton Up Garage che su questa base (modello del 2005) hanno creato la Muxima (letteralmente vuol dire “cuore” in kimbundu ed è ispirato al nome di un villaggio che si trova in Angola). Sul nuovo telaietto posteriore sono stati inseriti la sella di Ton Up, nuove pedane posteriori, un piccolo stop e la targa (niente parafango). Sotto è stata alloggiata una scatola home made per contenere tutte le parti elettriche (il cablaggio è stato rifatto e semplificato) e la batteria così da mantenere la linea pulita. Il motore ha ricevuto nuovi scarichi due in due e un filtro aria K&N ovale sistemato sul lato destro e progettato per resistere alla sabbia africana. Serbatoio recuperato da una vetusta Honda, parafango anteriore minimalizzato, manubrio Renthal, manopole Biltwell, strumento singolo Motogadget, nuovo faro con griglia di protezione, sospensioni abbassate e sui cerchi da 17 pollici pneumatici Continental TKC80 (data la zona d’uso della moto). Fine. Come potete leggere, la lista della spesa è davvero breve e i componenti di facile reperibilità (o in alternativa sostituibili con altri similari). Alcuni lavori richiedono una discreta manualità e conoscenza dei rudimenti dell’elettronica ma nulla di trascendentale. E ora due riflessioni. La prima: la colorazione della Muxima è ispirata alla cromia della natura della zona africana dove scorazzerà liberamente insieme al suo proprietario. La seconda: è ancora una motard (da sabbia)? O un’enduro con ruote da 17? O una scrambler da deserto?










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